La lettera dell’Amministratore Delegato

Nella società contemporanea è sempre più urgente trovare modalità di gestione delle imprese che coniughino profitto e prosperità collettiva, dal momento che non può esistere benessere sociale senza sviluppo economico, e viceversa. Gli ingredienti alla base dell’equazione partono dalla necessità di bilanciare gli interessi degli stakeholder in un orizzonte di medio-lungo periodo.
Avere il coraggio di resistere alle tentazioni dello short-termismo per guardare con lungimiranza al futuro comporta integrare la sostenibilità nel proprio pensiero strategico e nelle conseguenti politiche di innovazione e sviluppo. Diventando strategica, la sostenibilità, caratterizza la governance delle imprese, permeando l’impegno del board e del management. Per questo abbiamo deciso con il 2016 di integrare gli impegni ed i risultati sugli obiettivi di sostenibilità negli strumenti ordinari dell’impresa: il nuovo Piano Triennale supererà la dicotomia tra industriale e di sostenibilità, così come il prossimo sarà un Bilancio Integrato, redatto secondo lo standard internazionale IIRC.
È il modo di stare sul mercato, di proporre soluzioni profittevoli per l’impresa e positive per la società, che deve creare valore condiviso. I temi sui quali le assicurazioni possono contribuire allo sviluppo sociale sono molti: da quelli legati ai momenti di vulnerabilità nella vita delle persone, a quelli connessi con gli eventi catastrofali fino ad arrivare agli investimenti infrastrutturali. Il Gruppo Unipol è da sempre stato impegnato alla ricerca di soluzioni per rendere accessibile la sicurezza a tutti i cittadini, dalla stessa intuizione che ha portato alla nascita di UniSalute, al prodotto assicurativo per i danni da terremoto. Dati gli attuali megatrend ed i nuovi rischi emergenti sempre di più, per rispondere alle esigenze di welfare, è necessario esplorare nuove logiche di collaborazione tra pubblico e privato, che superino le partnership di esecuzione per sviluppare partnership di soluzioni. Per questo ritengo che l’innovazione in questi ambiti debba essere affrontata con un partneriato inclusivo pubblico-privato, open source, fin dalla fase di analisi dei problemi. Il progetto DERRIS sul cambiamento climatico sviluppato da UnipolSai, ed il modello di Welfare Territoriale proposto da UniSalute, rappresentano già due modelli concreti di innovazione sociale sui quali il Gruppo ha deciso di investire per tradurre in pratica tempestivamente l’approccio dichiarato.

Carlo Cimbri