Il dialogo con gli stakeholder

Un approccio gestionale improntato alla Sostenibilità implica la considerazione di tutte le aspettative legittime delle varie categorie di stakeholder bilanciandole e integrandole nelle strategie aziendali.
Luogo privilegiato del dialogo con gli stakeholder aziendali è il Consiglio di Amministrazione, caratterizzato dalla presenza di rappresentanti delle Organizzazioni Socie, stakeholder tradizionali del Gruppo. Gli argomenti chiave all’esame del Consiglio sono stati l’andamento del titolo, le relazioni con investitori, la corporate governance allineata alle best practice, la solidità patrimoniale nel lungo termine e la presentazione internazionale del primo cat bond italiano (catastrophe bond).
La rappresentatività di tutte le principali categorie di stakeholder, attraverso l’attività dei Comitati Consiliari e del Collegio Sindacale, influenza e orienta la gestione dell’impresa assicurandone la condivisione e la trasparenza delle decisioni.

Altro elemento caratterizzante il rapporto con gli stakeholder sono i Consigli Regionali Unipol (CRU) composti dai rappresentanti delle Organizzazioni Socie, ovvero le principali organizzazioni dei lavoratori dipendenti, (sindacati confederali CGIL, CISL e UIL), dei lavoratori autonomi e delle piccole e medie imprese associate (CNA, Confesercenti, CIA) e delle imprese cooperative (Legacoop) a livello regionale.
I CRU si riuniscono periodicamente con i responsabili di Unipol a livello locale, per discutere le problematiche di comune interesse. Per rendere i CRU ancora più protagonisti nel rapporto con il Gruppo, annualmente viene realizzato un incontro istituzionale con l’Alta Direzione nel quale vengono discusse e condivise le linee programmatiche e strategiche dell’attività.

Ulteriori attività di ascolto, dialogo e consultazione realizzate nell’anno, riguardano le attività del Progetto “Welfare, Italia” che nel 2015 ha raccolto una platea di decisori istituzionali, amministratori, aziende ed esperti attorno alle potenzialità della White Economy, la filiera delle attività pubbliche e private riconducibili alla cura e al benessere delle persone.

L’attività di ascolto verso il cliente si realizza con rilevazioni di customer satisfaction, effettuate per le singole Società del Gruppo nelle principali fasi di contatto con il cliente, per enuclearne gli aspetti critici ed identificare le opportune azioni correttive.

Altre importanti iniziative di dialogo e consultazione riguardano gli Agenti, con cui il Gruppo mantiene un rapporto frequente e privilegiato al fine di costruire una partnership efficace e funzionale al raggiungimento degli obiettivi strategici dichiarati. In tale contesto, nel 2015 sono state realizzate tre iniziative aperte a tutta la rete agenziale per condividere le linee guida di sviluppo e la loro declinazione operativa in azioni. Argomenti chiave dei 38 incontri costitutivi delle iniziative sono stati l’illustrazione dei risultati 2014 e delle linee guida 2015, il Piano Azioni 2015, la continuità del rapporto e affidabilità commerciale.
Oltre agli incontri istituzionali sono attivi tavoli di confronto con le rappresentanze degli 8 Gruppi Agenti inerenti la condivisione e discussione delle principali iniziative della Compagnia con impatto sulla rete di vendita (es. sviluppo prodotti, iniziative commerciali, miglioramento processi gestionali).
Nello specifico, le attività 2015 si sono articolate in 23 incontri con le Giunte Agenti e Presidenze Giunte Agenti, 44 Commissioni Tecniche, 42 gruppi di lavoro operativi.

Riconoscimenti, premi e adesioni a iniziative esterne

Dal 2009 Unipol è firmataria della Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro, per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità.

Al fine di rafforzare l’orientamento a seguire principi e codici di condotta relativi alle performance economiche, sociali e ambientali sviluppati da soggetti nazionali e internazionali, il Gruppo Unipol fin dal 2011 è firmatario del Carbon Disclosure Project (CDP), iniziativa volta a sollecitare le imprese nell’impegno ad affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici e a limitare la portata di quest’ultimi attraverso l’adozione di comportamenti ecosostenibili.
Il CDP mette a disposizione degli investitori sensibili al tema del cambiamento climatico informazioni sulle strategie adottate e le performance ambientali delle Società in cui investono o hanno intenzione di investire, raccolte attraverso un questionario articolato inviato annualmente alle principali società quotate di tutti i settori. Il rating assegnato a Unipol nel 2015 è stato pari a 97C, con un miglioramento di 13 punti sul 2014.

Quest’anno il rating di Standard Ethics attribuito a Unipol Gruppo Finanziario è pari a EE (livello di compliance strong).

Nel corso nel 2015, la Società UnipolSai è stata ammessa nella lista delle 100 migliori imprese impegnate per la sostenibilità (ISR-International Standard Rating), che seleziona le imprese nel mondo per la capacità che dimostrano di innovare e presidiare il tema in logica pionieristica. La motivazione per l’inclusione del Gruppo Unipol è il rapido processo realizzato per l’integrazione della sostenibilità nel business.

Per migliorare le proprie pratiche attraverso il continuo confronto ed apprendimento, il Gruppo aderisce ad associazioni impegnate nello sviluppo e nella diffusione della Responsabilità Sociale d’Impresa, quali:

In ambito internazionale, il Gruppo è membro di:

Relazioni Istituzionali

Le accresciute dimensioni del Gruppo Unipol hanno determinato una nuova strategia di relazione con gli stakeholder esterni volta a consolidare un posizionamento autonomo e distintivo rispetto al settore assicurativo e alla sua rappresentanza, ma soprattutto a focalizzare ancor più decisamente l’azione verso gli ambiti strategici di business.

Nel 2015 l’approccio adottato ha portato a consolidare sul piano istituzionale il suo ruolo di interlocutore dei decisori pubblici e degli stakeholder sulle tematiche assicurative, in autonomia dalla rappresentanza di settore.

Le attività nelle relazioni istituzionali, nel 2015, hanno riguardato principalmente la necessità di superare la tradizionale partnership pubblico-privato di esecuzione per prediligere partnership di soluzioni. Nuove forme di collaborazione e condivisione strategica tra governi e imprese possono innescare un circolo virtuoso: i privati sono chiamati non solo a realizzare quasi in outsourcing le decisioni assunte dal pubblico, ma a collaborare insieme nel rispondere alle grandi sfide globali e locali.
La necessità di nuove collaborazioni pubblico-privato per garantire e tutelare la collettività è emersa in diversi ambiti in cui il Gruppo Unipol sta operando: l’individuazione di nuovi meccanismi e modalità attraverso le quali integrare i due strumenti di welfare integrativo, la resilienza del territorio agli shock del cambiamento climatico e la sicurezza delle reti come elementi infrastrutturali fondamentali. Le donazioni a partiti politici non sono praticate da nessuna Società del Gruppo.